Biografia
Raccontaci la tua carriera finora, quando hai iniziato, il tuo rapporto con
il tuo sport e quali sono stati i tuoi risultati più importanti?
Pratico
sport fin da piccolissimo. Dalla pallanuoto praticata a livello agonistico ,
agli sport di montagna (sci, trailrunning, skialp), qualche anno di triathlon
per poi passare una decina di anni fa alle traversate desertiche, di sabbia e di
ghiaccio, a piedi ed in bicicletta. Podi importanti: 2° nel 2011 alla Racing the
Planet Nepal (250 km a tappe) – 2° nel 2012 alla Grand to Grand Ultra USA (160
mi a tappe) - 1° nel 2013 alla Yukon Arctic Ultra 100 miglia e 1° alla 42 km –
1° nel 2013 Gobi March di Racin the Planet (250 km a tappe). Ho guadagnato negli
anni più di una qualificazione ai mondiali di Ironman 70.3. Extra classifica… ho
preso parte a 4 spedizioni esplorative invernali nel Canada Artico, sempre con
il mio partner canadese Ray Zahab ho attraversato il Deserto della Patagonia da
Atlantico a Pacifico di corsa (1200 km in 20 giorni, 2015), il Deserto di
Atacama in bicicletta (1200 km, 2016), il Deserto della Namibia di corsa (2000
km in un mese, 2018), Kamchatka… Lago Bajkal… E ora in procinto di partire per
la Siberia!
C’è una gara/evento che ricordi con maggiore piacere?
Tantissime… Ma sicuramente il mio posto del cuore, dove mi sento a “casa”, è
l’isola di Baffin, nell’Artico. Sembra di essere su un altro pianeta.
Spettacolare.
Quale invece vorresti assolutamente dimenticare?
Assolutamente nessuna.
Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
Sono
in procinto di partire per la Siberia. Il progetto SIBERIA105 vedrà coinvolti me
e Dino Lanzaretti in un’esplorazione a scopo documentaristico nel territorio
della Jakuzia, in pieno inverno (ora) e in piena estate (a luglio). A causa del
crescente global-warming quella delicata zona è soggetta ad una escursione
termica tra inverno ed estate di 105°!!! Il permafrost si sta sgretolando
facendo accumulare nell’atmosfera ancora più gas serra; le foreste bruciano; gli
animali muoiono… Una strage, di cui poco si parla. Percorreremo in fat bike,
unsupported, la winter road di 1200 km da Ojmjakon a Verchojansk, i due luoghi
abitati più freddi del pianeta. La prossima estate continueremo il viaggio in
SUP (sempre in autosufficienza) remando per 750 km lungo il fiume Yena, fino
all’Oceano Artico. Seguiteci sui nostri canali social!
Come è organizzata la
tua giornata?
Dipende dal periodo. Generalmente mi divido tra il mio lavoro
di agronomo, i miei affetti (animali compresi!) e gli allenamenti chiaramente.
Chi sei nella tua vita quotidiana fuori dallo sport?
Un romagnolo
schietto, cui piace scherzare, stare con gli amici, bere e mangiare!
Sport e
integrazione. Quali sono gli aspetti più importanti da curare?
Argomento
complesso, come ben sapete! Credo che in tutti gli sport, per raggiungere buoni
obiettivi e non incorrere in infortuni, sia fondamentale curare e allenare in
modo costante la tecnica. Ed il riposo! Per quanto riguarda l’integrazione,
fondamentale appoggiarsi a professionisti e persone competenti, che sappiano
consigliare al meglio. Oltre ad un normale supporto vitaminico in base alle
varie esigenze, scienza e natura oggi possono fare molto per migliorare le
nostre prestazioni sportive ed il nostro benessere.
Come hai conosciuto
KEFORMA e perché hai scelto i nostri prodotti per la tua integrazione?
Li
conosco da molti anni, ma da quando sono seguito dal medico, biologo
nutrizionista, Alexander Bertuccioli, ho scoperto l’ampia gamma della vostra
selezione e la loro indubbia efficacia.
Un prodotto KEFORMA al quale non
rinunceresti mai?
Per un problema alla spalla che mi dava parecchio noia,
ha fatto miracoli il vostro
HYDROFLEX COLLAGENE, a base di collagene. Consigliato a
diverse altre persone, ho avuto conferma dell’eccezionalità del prodotto.