Semifinalista al Roland Garros 2018, è il terzo italiano a
essersi spinto così avanti in un torneo del Grande Slam nell'era Open, insieme
ad Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e poi a
Matteo Berrettini. Ha conquistato 3 titoli ATP in altrettante
finali disputate e il suo miglior piazzamento nella classifica mondiale è il
16º, raggiunto il 25 febbraio 2019. Dotato di un servizio particolarmente
potente, Marco Cecchinato ha sempre avuto il dritto come punto
di forza, anche se nel corso della carriera si è ampiamente migliorato nel
rovescio, che gioca a una mano e che gli consente di sorprendere l'avversario
soprattutto in lungolinea; in particolare, preferisce effettuare il rovescio in
top spin sulla terra rossa mentre sull'erba preferisce eseguire lo slice. Giunto
a livelli di eccellenza nel 2018, tra i segreti della sua esplosione non vi sono
solo i miglioramenti dal punto di vista tecnico ma anche il gran lavoro sotto il
profilo psicologico grazie al quale è maturato come uomo e atleta, acquisendo
grande forza mentale e grande personalità. Questi progressi gli hanno consentito
di affrontare con coraggio i momenti più importanti degli incontri contro i
migliori del mondo senza timore reverenziale e prendendo spesso l'iniziativa,
caratteristiche abbastanza rare tra i tennisti italiani delle ultime
generazioni. Questa confidenza acquisita lo ha inoltre portato a variare spesso
il gioco nel corso dei match eseguendo ottime palle corte o scendendo con
successo a rete con improvvisi attacchi.