Cos’è il metabolismo muscolare?
Il metabolismo muscolare è costituito da:
- Anabolismo: è il processo metabolico responsabile della generazione di nuovo tessuto muscolare
- il catabolismo rappresenta l’insieme dei processi che portano alla degradazione proteica con liberazione di energia sotto forma di ATP
Sebbene siano l’uno l’opposto dell’altro, questi due processi lavorano in simbiosi tra loro, coordinando e bilanciando alla perfezione l’apporto proteico in base al quantitativo di energia consumata.
Tuttavia, qualora vi fosse uno scompenso tra anabolismo e catabolismo, ciò porterebbe ad uno squilibrio tissutale di rilevante importanza con un’eccessiva degradazione proteica e diminuzione della massa muscolare.
Questa condizione è particolarmente temuta negli atleti, sia professionisti che amatori.
I fattori di rischio che scatenano tale condizione sono molteplici, ecco perché occorre saperli individuare per poterli prevenire, soprattutto per chi pratica sport.
- Nutrizione
Una non corretta nutrizione è una condizione di alterazione funzionale e strutturale dovuta ad uno squilibrio tra fabbisogno energetico giornaliero ed utilizzo dei nutrienti.
Le cause più comuni, per chi pratica sport, sono legate a diete povere di carboidrati e proteine (in particolare di aminoacidi essenziali) che vanno a determinare lo svuotamento delle riserve di glicogeno con conseguente ipoglicemia. Tale condizione di stress verrà affrontata attraverso la liberazioni di ormoni catabolici in grado di velocizzare da un lato la lipolisi, dall’altro il catabolismo delle proteine muscolari che attraverso il meccanismo di gluconeogenesi verranno utilizzate per la sintesi di glucosio a scopo energetico.
- Overtraining
La condizione di sovrallenamento comporta una serie di sintomi dati da un rapporto totalmente sbilanciato tra allenamento e riposo.
Tra i sintomi ricorrenti troviamo un importante catabolismo con una perdita ponderale di massa muscolare e conseguente peggioramento della performance.
- Infortuni
Troppo spesso si sottovalutano gli infortuni, anche di lieve entità, che necessitano dell’immobilizzazione degli arti, in questi casi l’arto a riposo richiede una importante ed adeguata riabilitazione accompagnata ad una corretta alimentazione ma spesso in questo percorso si ha perdita di tessuto muscolare.
- Squilibri del ritmo del cortisolo
Il cortisolo è un ormone steroideo che entra in gioco quando l’organismo deve contrastare una situazione di stress, causato, nel caso degli sportivi, o da un allenamento troppo intenso o da una situazione altamente ansiogena. La sua funzione primaria è quella ipeglicemizzante e catabolica, dunque regola i livelli di zucchero ematico per fornire l’energia necessaria ai tessuti.
Se il ritmo del cortisolo non è equilibrato, si attiva la sua funzione catabolica che porta alla trasformazione degli aminoacidi in carboidrati piuttosto che in proteine con conseguente catabolismo muscolare
- Patologie croniche
Come ad esempio affezioni reumatologiche o autoimmuni, patologie croniche intestinali che non permettono l’assorbimento di specifici nutrienti o patologie endocrine come il diabete di tipo II.
Quando avviene il catabolismo muscolare?
Affinché si possa definire catabolismo muscolare devono verificarsi almeno questi tre eventi in modo simultaneo:
- Riduzione della massa
- Riduzione della forza muscolare
- Riduzione della circonferenza
In quale modo gli integratori alimentari limitano il catabolismo muscolare?
Le cause del catabolismo muscolare sono quindi diverse, ma il meccanismo che mettono in atto è sempre lo stesso e parte da un deficit di glucosio ematico.
La sua carenza protratta nel tempo porterebbe inevitabilmente ad uno scompenso glicemico. Ecco perché l’alimentazione è la prima cosa da correggere per ridurre la perdita di fibre muscolari. Tuttavia, se per diversi motivi, la dieta non è sufficiente a compensare lo squilibrio di zuccheri nel sangue, devono intervenire gli integratori alimentari.
Sono diversi i componenti che possono da un lato favorire una migliore performance perchè danno al nostro corpo il giusto carburante per poter lavorare in condizioni ottimali, dall’altro assicurare un recupero più veloce evitando così i processi catabolici.
Creatina
La supplementazione con creatina nei praticanti sportivi persegue l’obiettivo di incrementare le riserve energetiche di fosfocreatina e, quindi, la capacità di svolgere attività di elevata intensità, come confermano i risultati di diverse ricerche.
Normalmente si consiglia un dosaggio di creatina pari a 3 g/die che può essere protratto anche per molto tempo.
Arginina
L’arginina è un aminoacido “condizionalmente essenziale” che può essere convertito in glucosio ed essere metabolizzato a scopo energetico in caso di necessità.
Il potenziale ergogenico di una supplementazione di arginina è ricercabile nelle sue tre funzioni
metaboliche principali:
- Ruolo nella secrezione endogena di ormone della crescita
- Coinvolgimento nella sintesi di creatina (prodotta da arginina, metionina e glicina)
- Ruolo nella sintesi dell’ossido nitrico
L’assunzione dietetica tipica di arginina va dai 3,5 ai 5 grammi al giorno
Beta-Alanina
La β-alanina è un aminoacido non essenziale.
La β-alanina, nel muscolo scheletrico, viene unita all’aminoacido istidina, a formare carnosina.
L’aumentato livello di carnosina all’interno delle fibre muscolari costituisce un notevole vantaggio per tutte le prestazioni atletiche che comportano un incremento del metabolismo anaerobico lattacido. La carnosina è in grado di tamponare l’eccesso di ioni H+ intracellulari derivanti dall’acido lattico, migliorando la capacità di eseguire esercizi aerobici ad alta intensità.
Glutammina
La glutammina è un aminoacido non essenziale utilizzato in grande quantità dal muscolo scheletrico. Il corpo umano è in grado di sintetizzare dai 20 a 30 g di glutammina al giorno tuttavia il suo utilizzo è così ampio che possono verificarsi casi in cui la richiesta, supera la sua normale disponibilità, quindi la glutammina è stata definita un amminoacido “condizionatamente essenziale” che spesso necessita di essere integrato durante lo sforzo fisico.
Caffeina
La caffeina è un alcaloide naturale presente nei chicchi di caffè, nelle foglie di tè, nei semi di guaranà e nel cacao.
Diverse evidenze scientifiche portano ad affermare che la caffeina svolge un effetto ergogenico, migliorando le prestazioni atletiche sia nell’esercizio aerobico moderato sia in quello intenso. Sembra che l’assunzione di caffeina o di una xantina, prima di un esercizio fisico ad alta intensità, favorisca l’uso dei grassi come carburante, risparmiando le limitate riserve di carboidrati nel corpo.
Aminoacidi Essenziali (EAA) e Aminoacidi a catena rafificata (BCAA)
Partiamo dal concetto che le proteine sono costituite da unita semplici, dette aminoacidi (AA)
Le proteine costituiscono circa il 15-20% dell’organismo umano; dei 20 diversi aminoacidi necessari per la sintesi delle varie proteine corporee, solo 8 sono gli aminoacidi essenziali (leucina, isoleucina, valina, lisina, triptofano, metionina, fenilalanina, treonina).
Gli aminoacidi essenziali sono un elemento fondamentale, perché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli e quindi devono essere introdotti attraverso la dieta.
Al contrario, gli altri aminoacidi, non essenziali, possono essere sintetizzati partendo da altre molecole.
Gli EAA sono necessari per sintetizzare fibra muscolare e la ricerca mostra che l’integrazione con questi aminoacidi dopo un allenamento può supportare la costruzione muscolare.
I BCAA costituiscono un sottogruppo degli aminoacidi essenziali costituito dagli aminoacidi ramificati che sono solo 3: leucina, isoleucina e valina.
Il motivo principale per cui i BCAA sono molto utilizzati negli integratori è che è stato dimostrato che svolgono un ruolo chiave nella riparazione dei muscoli danneggiati, riducono l’affaticamento e diminuiscono l’indolenzimento post-allenamento.
L’integrazione di BCAA previene il calo sierico di BCAA che si verifica durante l’esercizio fisico. Questa diminuzione provoca un afflusso di triptofano nel cervello, seguito dalla produzione di serotonina, che causa stanchezza.
Possiamo trovare questi importanti componenti in alcune formulazioni Keforma specifiche per il pre, intra e post workout
FAST PUMP PRE-WORKOUT – Integratore Energetico Avanzato
Fast Pump Pre-Workout è una potente formula progettata per ottimizzare le prestazioni durante l’allenamento, allo scopo di:
- Massimizzare la resistenza fisica e le prestazioni atletiche.
- Ritardare l’affaticamento muscolare.
- Favorire il recupero post-allenamento.
- Stimolare l’energia, la concentrazione e la motivazione.
- Ridurre l’affaticamento fisico e mentale.
- Migliorare il tono dell’umore e il benessere generale.
Oltre agli ingredienti visti in precedenza contiene rapontic Cartamoides (Leuzea): un’erba perenne la cui radice è utilizzata da secoli in Asia. Studi condotti su numerosi atleti hanno registrato una maggiore resistenza fisica e prestazioni più elevate, effetti neuroprotettivi, antiossidanti e immunitari.
Inoltre contiene Rhodiola Rosea, Panax Ginseng ed Eleuterococco, preziosi componenti con attività tonico-adattogena sull’organismo, capaci cioè di ridurre l’affaticamento fisico e mentale e migliorare le
prestazioni sportive.
è un integratore alimentare intra workout adatto ad attività di forza esposiva ma anche ad attività di endurance intense, a base di creatina, taurina e glutammina, con vitamine del gruppo B (riboflavina e B6).
è un integratore alimentare per il recupero fisico dopo l’attività sportiva.
Per chi desidera acquistare massa magra, l’alimentazione post-allenamento è il pasto più importante della giornata, poiché durante l’attività fisica il corpo brucia tutte le scorte di glicogeno e aumenta la scomposizione proteica insieme al rischio di reazione catabolica, uno stato molto temuto da chi mira all’ipertrofia muscolare.
è un integratore alimentare a base esclusivamente di lattoglobuline ultramicrofiltrate a freddo, con l’aggiunta di ZMA®, un amplificatore delle funzioni sia anaboliche che anticataboliche che favoriscono la sintesi proteica.
Il sistema di micro-ultrafiltrazione a doppio flusso incrociato (CFM Cross Flow Microfiltration) in ambiente a bassa temperatura, garantisce una proteina pura al 92% (s.s.), con solo lo 0,3% di lattosio.
In più la proteina ottenuta, contiene una bassissima quantità di lipidi (circa lo 0,5%) che rendono il prodotto digeribilissimo.
L’alta concentrazione di aminoacidi, sia ramificati (BCAA) che essenziali (EAA) con tempi di assimilazione bassissimi.
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