Nome: Riccardo
Cognome: Brighi
Nato a: Modena
Biografia
Abbiamo intervistato l'atleta di triathlon Riccardo Brighi. Scopri di più sulla sua vita sportiva, obiettivi e vita quotidiana.
Raccontaci la tua carriera finora, quando hai iniziato, il tuo rapporto con il tuo sport e quali sono stati i tuoi risultati più importanti?
Ho iniziato a nuotare all’età di 3 anni, nel 2003, nella piscina dei Vigili del Fuoco di Modena. Ho fatto nuoto a livello agonistico e all’età di 14 anni, in seguito ad un lungo periodo di stop causato da un’operazione agli occhi, ho provato il mio primo triathlon. Il mio vero esordio nella multidisciplina è stato l’anno successivo, anno in cui vinsi due Campionati Italiani consecutivi. Nel mio secondo anno, dopo essermi riconfermato Campione Italiano, sono entrato in Nazionale esordendo in Coppa Europa a Zagabria. Nel 2017 ho vinto un altro Campionato Italiano e mi sono qualificato per la finale A dei Campionati Europei Giovanili, per poi vincere la classifica generale della Coppa Italia. A 18 anni ho passato un anno difficile, ma in seguito a vari infortuni e cambi di allenatori sono riuscito a vincere la Coppa Europa a Zagabria. L’anno successivo è stato quello della maturità, ciò nonostante ho preso parte a molte Coppe Europa che mi hanno visto centrare sempre la Top10 e sono riuscito a fare buoni piazzamenti in Super League e al Grand Prix di Bari. L’anno della pandemia è stato breve e nei soli mesi di settembre e ottobre sono riuscito a guadagnarmi due Bronzi ai Campionati Italiani Under23 e altrettanti piazzamenti importanti. L’ultima stagione è partita con ottimi presupposti con le gare primaverili, ma nei primi mesi estivi ho avuto problemi fisici e ad agosto la quarantena per covid ha influenzato troppo la mia preparazione per poter chiudere bene la stagione. Ora mi sono trasferito a Riccione per potermi allenare assieme al gruppo che si è formato in questi anni e poter colmare i gaps che mi separano dei miei obiettivi.C’è una gara/evento che ricordi con maggiore piacere?
Senza ombra di dubbio la vittoria alla ETU Junior European Cup di Zagabria. È stata l’unica soddisfazione in un anno veramente buio e difficile, in cui problemi fisici e cambi di allenatori mi hanno destabilizzato molto. Fortunatamente ho trovato una persona che ha saputo riprendere in mano l’atleta che ero e in meno di due mesi è riuscito a prepararmi per poter competere con gli atleti italiani più forti della mia età e altri molto competitivi in campo internazionale.Quale invece vorresti assolutamente dimenticare?
Vorrei dimenticare la mia prima coppa europa elite in Ucraina. Mi era venuto un giradito qualche giorno prima della partenza e il podologo dovette intervenire urgentemente per estrarre l’unghia dell’alluce destro. Il vero problema è stata la prima frazione... il peggior nuoto della mia carriera e come se non bastasse ho fatto un incidente ai 45/h nella frazione di ciclismo . La bici era inutilizzabile e quindi game over.Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
Quest’anno sfrutteremo le gare di atletica e di duathlon nei primi mesi dell’anno per prendere confidenza coi ritmi gara e fare bene le gare italiane che precedono la preparazione estiva (provando anche l’esordio sulla media distanza). A seconda dei risvolti vedremo come gestire la seconda parte di stagione in campo internazionaleCome è organizzata la tua giornata?
- Sveglia ore 07:00
- Colazione
- Prima mattina studio
- Spuntino
- Seconda mattina allenamento (bici o corsa)
- Pranzo
- Primo pomeriggio nuoto
- Spuntino
- Secondo pomeriggio studio
- Cena
- Studio
- Spuntino
- Luci spente ore 23:00 (se non ho arretrati di studio)
Chi sei nella tua vita quotidiana fuori dallo sport?
Studio al terzo anno al corso di Ingegneria del Veicolo all’Università di Modena e Reggio Emilia. Amo fare palestra e giocare a basket, anche se ultimamente il momenti liberi che riesco a ritagliarmi cerco di dedicarli il più possibile ai miei amici e alla mia famiglia, essendo che le mie attività principali (sport e studi) mi stringono veramente molto i tempi. Ma sono sicuro che un giorno verranno ripagati tutti i sacrifici che sto facendo per me stesso.Sport e integrazione. Quali sono gli aspetti più importanti da curare?
È importantissima la precisione, la disciplina e la professionalità nella gestione e assunzione dei nutrienti pre, durante e post allenamento e durante i pasti principali (colazione, pranzo e cena). È importante sbagliare il meno possibile nel quotidiano per poter affrontare periodi di carico intenso.Come hai conosciuto KEFORMA e perché hai scelto i nostri prodotti per la tua integrazione?
Ho conosciuto bene KEFORMA nel 2019 tramite il mio team di nutrizionisti di Strategic Nutrition Center, i quali mi seguono sia dal punto di vista nutrizione e integrazione e sia gestione dello stress e monitoraggio dell’ HRV tramite la collaborazione con Self Coherence. Già avevo notato il nome dell’azienda negli anni precedenti, perché è stata partner della federazione per diversi anni, e avendo trovato i prodotti che facevano al caso nostro col passare del tempo si sono rivelati estremamente validi.Un prodotto KEFORMA al quale non rinunceresti mai?
I prodotti che ritengo più validi nel quotidiano sono le proteine Nutrision 100% ZMA e Nutrimass Supreme Gainer per il supporto che riescono a dare rispettivamente pre e post allenamento. Ma il prodotto che da altre parti non si trova è MCT gel: mi permette di sostenere i carichi intensi nelle sessioni di allenamento più lunghe.Prodotti Keforma consigliati
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