magazine

Il Blog di Keforma

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Tempo di lettura: 2 min

Sport e difese immunitarie

Siamo tutti in una situazione dove si guarda con speranza e attenzione alla medicina intesa anche come farmaci per curarci in caso di malattina (come nel caso del COVID 19) e ancora di più dei vaccini che dovrebbero immunizzarci; ma in realtà la medicina deve anche e soprattutto lavorare per la prevenzione, prevenzione che non è solo dei comportamenti virtuosi dal punto di vista igienici,  ma, e soprattuto, una cultura di prevenzione bastaa di attività motoria, alimentazione, integrazione. L’attività fisica è un potente mezzo per rinforzare il sistema immunitario, lo afferma l’OMS, e diversi studi scientifici recenti lo dimostrano.

Sono due i meccanismi per cui l’attività fisica aiuta le difese immunitarie, il primo riguarda i sistemi con cui il corpo sostiene il sistema immunitario nell’individuare i patogeni (virus e batteri) ; il secondo meccanismo è legato al rallentare del processo di invecchiamento con una naturale risposta allo stress ossidativo, aumentando tutta una serie di risposte organiche.

Diversi ricercatori che hanno trattato questo argomento hanno stabilito che a rinforzare il sistema immunitario sia prevalentemente l’esercizio fisico moderato.

Gli studi dimostrano come nel post allenamento si noti un aumento del numero di Linfociti e Leucociti, i pilastri della risposta immunitaria.

L’intensità dell’esercizio fisico è pertanto il primo fattore da tenere sotto controllo, ma occorre dire che anche la frequenza gioca un ruolo importante, un’alta frequenza (5/6 volte a settimana) può indebolire il sistema immunitario rendendo vulnerabile l’organismo.

Ovviamente intensità e durata sono legate fra loro e non possono convivere insieme se non per brevi periodi; per questo nelle programmazioni degli allenamenti, viene previsto il “classico” (ma indispensabile) periodo di scarico.

Il recupero infatti gioca un ruolo determinante, oltre ad una certa soglia attività fisica e salute non vanno d’accordo ed il fisico ha bisogno di accorgimenti specifici: Aumentare il recupero post-allenamento e aumentare e/o migliorare la qualità del sonno

Fatte le dovute premesse, entrano in gioco la genetica, l’età e il grado di preparazione del singolo soggetto/atleta. Inutile dire che sono pochi quelli che a 50 anni fanno esattamente le stesse cose che facevano a 20 (pur considerando che si siano allenate per tutti gli anni).

Poi si confonde il calo di efficienza del sistema immunitario con un immediato collegamento al calo di prestazione; in realtà non è così; l’atleta può essere “indebolito” anche quando sta ancora esprimendo alti livelli di performance; ma così come aumenta l’esposizione ai traumi ed infortuni; anche quello alle malattie (sia batteriche che virali) aumenta.

Allenarsi quindi è un potente strumento di salute ed efficienza, anche per il sistema immunitario, ma è come sempre indispensabile farlo con coscienza e, soprattutto se siamo trascinati dalla passione, anche in modo programmato.

Gli ultimi articoli